San Giovanni Nepomuceno

Museum of Art in Bahia.
Nome: San Giovanni Nepomuceno
Notizie: (Nepomuk, prima del 1349 - Praga, 16 maggio 1393) Giovanni (Jan) Nepomuceno, ovvero di Nepomuk, è stato un sacerdote ceco, canonico nella cattedrale di Praga e predicatore alla corte di re Venceslao, il quale lo fece uccidere per annegamento. È stato proclamato santo da papa Benedetto XIII nel 1729: è patrono della Boemia, dei confessori e di tutte le persone in pericolo di annegamento. La sua festa cade il 16 maggio. Documenti esistenti, registri ecclesiastici e cronache del tempo riferiscono in maniera chiara che nel 1393 un certo Giovanni di Nepomuk era vicario generale dell'arcidiocesi di Praga e che il 20 marzo dello stesso anno, su ordine di re Venceslao IV di Boemia, fu gettato nella Moldava e vi affogò. Questo Giovanni era il figlio di Welflin (o Wölflin), un cittadino di Pomuk (Nepomuk è una piccola città a 30 km da Pilsen in Boemia; si formò nel XIV secolo incorporando il borgo di Pomuk, attestato da diversi secoli), e aveva studiato teologia e giurisprudenza all'Università di Praga. Nel 1373 prese gli ordini e divenne notaio pubblico nella cancelleria episcopale, nel 1374 fu protonotaio e poi segretario dell'arcivescovo Giovanni di Jenzenstein (Jenstein). Continuò poi i suoi studi in giurisprudenza all'università di Padova, dove ottenne nel 1387 la laurea in diritto canonico. Egli fu inizialmente un canonico nella chiesa di Sant'Egidio a Praga e nel 1389 divenne parroco della chiesa di San Gallo e canonico della cattedrale di Wyschehrad. Nel 1390 rinunciò alla parrocchia di San Gallo per divenire arcidiacono di Sasz, ed allo stesso tempo canonico della cattedrale di San Vito senza, però, ricevere alcuno dei benefici ecclesiastici, che competevano ai canonici della cattedrale. Poco dopo l'arcivescovo di Praga lo volle come presidente del tribunale ecclesiastico e nel 1393 come suo vicario generale. Venceslao IV, re di Boemia e imperatore del Sacro Romano Impero, desiderando fondare una diocesi nuova per uno dei suoi favoriti, ordinò che alla morte dell'abate Rarek di Kladrau nessun nuovo abate fosse eletto e che la chiesa dell'abbazia fosse trasformata in una sede vescovile. Il vicario generale dell'arcivescovo si oppose energicamente a quest'ordine, che violava il diritto canonico. Quando l'abate Rarek morì nel 1393, i monaci di Kladrau immediatamente tennero un'elezione; la scelta cadde sul monaco Odelenus e Giovanni, come vicario generale, confermò prontamente questa elezione, senza tenere conto dei desideri del monarca. Venceslao rispose ordinando l'imprigionamento del vicario-generale, del vicario della cattedrale, il prevosto Wenceslaus di Meissen, dell'assistente dell'arcivescovo e successivamente anche del decano dei canonici della cattedrale. I quattro furono anche torturati il 4 marzo e tre di loro furono indotti a cedere alle richieste del re; Giovanni tuttavia resistette fino all'ultimo. Gli fu fatto subire ogni tipo di tortura, inclusa la bruciatura dei fianchi con torce, ma neppure questo lo indusse all'obbedienza. Alla fine il re ordinò di metterlo in catene, condurlo attraverso la città e gettarlo nel fiume Moldava: era il 20 marzo 1393. Il luogo della sua esecuzione, sul Ponte Carlo è tuttora luogo di venerazione e viene ricordato da una lapide; secondo la credenza popolare toccando la lapide con la mano sinistra si avrà fortuna per i successivi 10 anni. Alcuni annali storici scritti 60-80 anni dopo la sua morte (e perciò considerati leggendari dagli storici protestanti) attribuiscono il martirio a cause molto diverse. Secondo questa tradizione Giovanni Nepomuceno sarebbe anche stato confessore della regina Giovanna di Baviera ed il re, avendo dei dubbi sulla fedeltà della stessa, gli aveva chiesto di rivelare quanto detto in confessione dalla regina. Giovanni non aveva accettato di violare il segreto delle confessioni e perciò venne fatto gettare nella Moldava, dove annegò. Il mattino seguente il corpo venne ritrovato sulle rive del fiume circondato da una strana luce; ciò sarebbe accaduto il 16 maggio del 1383.
![]() Stato: Vatican City Emissione: 6º centenario della morte di San Giovanni Nepomuceno Anno: 29/091993 Dentelli: 13¼ × 14 Tiratura: 450.000 Stampa: Offset Bozzettista: Bruscaglia, Isola |
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